Sbloccate le licenze Rest & Recuperation per il personale in OFCN ma in Aeronautica regna la confusione.
Finalmente dopo un anno e mezzo il personale dell'Aeronautica impiegato in missione all'estero può fare rientro a casa. È quanto deciso dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e diramato tramite un telegramma, con cui si autorizza la fruizione del Rest & Recuperation per il personale contingentato nelle operazioni/missioni internazionali.
Una bella notizia presto rovinata dall'inadempienza e dalle mancate e chiare direttive di Palazzo Aeronautica.
La necessità di aver completato la profilassi anti-Covid e la successiva programmazione di un semplice tampone seguito da una visita anamnestica, per il personale di rientro in teatro dopo la fruizione della licenza, ha creato grande immobilismo. Nessuno sa chi deve fare cosa.
Seppur la direttiva del COI sia chiara: i Comandanti dei contingenti devono preventivamente coordinare, con le autorità preposte da ciascuna forza armata, le procedure di selezione per la re-immissione in teatro (tampone e visita), né il Comando Squadra Aerea né la Direzione di Impiego per il Personale dell’A.M. sono stati in grado di chiarire i dubbi sorti in merito alle modalità di prenotazione delle visite e dei tamponi prima dell'imbarco.
Dopo oltre 20 giorni dall’emissione del telegramma predetto il personale dell'Aeronautica attende ancora le linee guida senza le quali non è possibile concedere nessuna licenza.
La soluzione più semplice sarebbe quella di prevedere la visita e il tampone presso l'infermiera del reparto di appartenenza oppure, su richiesta dell'interessato, presso una struttura di isolamento cautelare vicina all'aeroporto di imbarco, conformando così le procedure di Forza Armata alle indicazioni del COI.
Non è accettabile che l’Amministrazione dell’Aeronautica non riesca a garantire la fruizione delle licenze in teatro operativo solo perché non si è pronti a gestire le novità introdotte dal COI.
La licenza resta un diritto irrinunciabile del personale militare. Tuttavia, mentre a Palazzo Aeronautica si è indaffarati nell'organizzare le ferie estive, sembra che nessuno si sia accorto che anche il personale in teatro, con le licenze bloccate da oltre un anno, desidera ricongiungersi alla propria famiglia.
Il SIAM ha pertanto inviato una comunicazione al Capo di Stato Maggiore della Difesa, al Capo di Stato Maggiore dell’A.M., al Comandante della Squadra Aerea e al Direttore della DIPMA, affinché diano, ai Comandanti dei contingenti e ai reparti, indicazioni precise sul da farsi, tenendo in considerazione il periodo ridotto di licenza, quasi sempre vincolato ai voli militari