Il Garante della Privacy con il SIAM: "Garantire la tutela dei dati relativi alle vaccinazioni anti-Covid"
"Non è consentito al datore di lavoro raccogliere informazioni relative alla vaccinazione".
É quanto stabilito dal Garante della Privacy nel documento di indirizzo 'Vaccinazione nei luoghi di lavoro: indicazioni generali per il trattamento dei dati personali' (n.198 del 13 maggio 2021).
Il provvedimento conferma la posizione più volte ribadita dal SIAM.
Nel documento si sottolinea come "tutti gli aspetti relativi all vaccinazione" sono riservati e tutelati dalla legge: non è in alcun caso possibile reperire "direttamente dagli interessati, tramite il medico compente, altri professionisti sanitari o strutture sanitarie, informazioni sull' intenzione o meno della lavoratrice e del lavoratore di aderire alla campagna, alla avvenuta somministrazione (o meno) del vaccino e ad altri dati relativi alle condizioni di salute del lavoratore" ribadisce il Garante. (v. art. 9, par. 2, lett. b) e 88 Regolamento; art. 113 del Codice; d. lgs. n. 81/2008; Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021; art. 5, l. 20.5.1970, n. 300; cfr. FAQ sul 'Trattamento di dati relativi alla vaccinazione anti Covid-19 nel contesto lavorativo', doc. web n. 9543615, spec. 1 e 2)”.
Ci auguriamo che il documento disponibile sul sito del SIAM possa essere a tutela dei reparti dove ancora i dati sulle vaccinazioni vengono trattati impropriamente dai Comandi.