Buoni pasto cartacei: troppe criticità. Intervento del SIAM

22-01-2025

Info: Tempo di lettura 4 min.

Il SIAM ha scritto ai vertici politici e militari per segnalare le problematiche legate all’utilizzo dei buoni pasto presso alcuni Enti della Forza Armata, privi del servizio mensa.

I buoni pasto in uso al personale militare sono ticket dal valore nominale di 7,00 euro – importo stabilito dal D.L. n. 95/2012 per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni - e permettono l’acquisto di generi alimentari o pasti pronti presso gli esercenti che li accettano.
Qui emerge la prima nota dolente in quanto non tutti i commercianti li accettano ed alcuni, addirittura, applicano restrizioni escludendo, ad esempio, prodotti in offerta o imponendo limiti sull’importo totale dell’acquisto.
Veniamo al secondo problema. Attualmente, i buoni pasto in uso al personale sono di tipo cartaceo e per questa tipologia è prevista una tassazione per la parte eccedente i 4 euro, riducendone ulteriormente il valore effettivo (già di per sé insufficiente per l’acquisto di un pasto completo).
Al contrario, i buoni pasto elettronici sono esenti da tassazione fino a un valore di 8 euro e offrono vantaggi aggiuntivi: ad esempio sono più pratici da utilizzare, sono tracciabili e riducono il rischio di utilizzi impropri, sia da parte degli utenti che degli esercenti.
Un ulteriore limite nell’uso dei buoni cartacei è rappresentato dai tempi di erogazione: gli stessi vengono distribuiti solo nel mese successivo (o nei mesi successivi) a quelli di maturazione, mentre i buoni elettronici, grazie alla ricarica diretta su card, sono disponibili più rapidamente.
Ma la questione investe non soltanto l’assenza del servizio mensa e dei buoni pasto; infatti, presso alcuni Enti, mancano spazi idonei al consumo delle pietanze, che o non sono presenti o non sono adeguati. Per agevolare il personale, i bar o i circoli interni potrebbero accettare i buoni e offrire pasti pronti, favorendo così l'ottimizzazione dei tempi e degli spazi a disposizione per le pause pasti.
Il SIAM, a tutela degli interessi e del benessere del personale, ha richiesto che i buoni pasto vengano erogati esclusivamente in formato elettronico e che vengano predisposti locali adatti al consumo dei pasti all’interno di tutti quegli Enti sprovvisti di servizio mensa.

In aggiunta, in sede di nuova contrattazione, il SIAM chiederà di adeguare con urgenza il valore nominale del buono pasto cartaceo, fermo a 7,00 euro dal 2012, a fronte del significativo aumento del costo dei generi alimentari registrato negli ultimi 12 anni. Questo rende il valore attuale del buono del tutto inadeguato a coprire le esigenze alimentari del personale. È necessario, quindi, che venga incrementata la cifra nominale, tenendo conto dell’effettivo potere d’acquisto.
Il SIAM è sempre al fianco del personale: unisciti a noi! Se non sei ancora iscritto, questo è il momento giusto per farlo. Insieme possiamo fare la differenza. Clicca sul link per iscriverti.

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SIAM - Ufficio Stampa

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