BONUS 2023: ENNESIMO CONTENTINO PER I MILITARI!
Come previsto dalla legge di Bilancio, al personale militare verrà corrisposto, a breve in busta paga, un "bonus dipendenti pubblici 2023" nella misura dell' 1,5% dello stipendio, con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.
In altre parole, stiamo parlando di un aumento una tantum, mediamente equivalente a 30 euro lorde mensili (vedi nell' allegato la tabella degli importi in relazione al grado rivestito), che verranno corrisposte nel solo anno 2023 e per tredici mensilità.
Ancora una volta, mentre l'inflazione continua a erodere buona parte del potere di acquisto dei salari dei militari, il Governo mette una "toppa" per sopperire alle evidenti mancanze in materia di contrattazione e previdenza.
Il Governo e la politica in generale, infatti, continuano a disinteressarsi dei rinnovi dei contratti, oramai scaduti da oltre 400 giorni, oltre che di una previdenza dedicata, che risolva i danni provocati dall'assenza di una previdenza complementare, da oltre 20 anni dalla storica riforma delle Forze Armate del 1995.
E non per ultimo, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale del 2018 e la legge 46/2022, ancora non sono stati emanati i decreti necessari a consentire di fatto ai sindacati militari di sedersi ai tavoli della contrattazione a pieno titolo per discutere del futuro contratto di tutto il comparto.
Il SIAM, a nome del personale militare dell'A.M. che rappresenta, chiede al Governo di emanare subito i decreti attuativi della legge 46/2022, al fine di rendere effettivo il ruolo centrale e autonomo dei sindacati militari in sede di contrattazione tra il Governo, il Ministero della Difesa e il personale.